29/01/14

Rappresentazione teatrale sul Lager di Bolzano


Mercoledì 29 gennaio con la mia classe (3B) e la 3E ho assistito alla rappresentazione sul lager di Bolzano, uno dei campi di transito che era presente in Italia, all'interno del bellissimo teatro di Laives. Protagonisti sul palco erano un signore e una ragazza che leggevano in modo molto espressivo delle testimonianze scritte da alcuni deportati nel campo, recuperate dall'archivio comunale di Bolzano. La sala era ornata di disegni e figure rappresentanti l'inferno. Prima dell'inizio del vero spettacolo ha preso la parola l'assessore alla cultura del comune di Laives, il quale ci ha parlato brevemente della tragedia degli anni 40. Il lager di Bolzano è stato inaugurato nell'estate del 1944 e chiuso quasi in contemporanea con la fine del secondo conflitto mondiale (1945). Le scene erano molto vere, tragiche e soprattutto toccanti. I due sceneggiatori leggevano veramente in modo impeccabile. Qualche parte dello spettacolo, poi, era arricchita da immagini, canti e suoni, in particolare da quello del metronomo. Da quest'esperienza ho capito quanto sia importante ricordare chi ci ha preceduto ed ha sofferto.
Alla fine dello spettacolo è sorta una domanda che ha incuriosito un bel po' di persone credo, ed era “Ma se ricordare è cosi importante, perché il lager di Bolzano è stato distrutto?”. La risposta a questo quesito è stata molto lunga ma la si può riassumere in una sola frase: “Perché non tutti vogliono ricordare”. Io credo, però, che ricordare sia fondamentale per il nostro futuro.

di Daniel

Recensione dello spettacolo Lager


Oggi con la mia classe siamo andati a Laives per vedere uno spettacolo di nome Lager perchè lunedì era il giorno della memoria.
Lo spettacolo non era come tutti gli altri perchè gli attori ( un maschio e una femmina ) non recitavano, ma leggevano quello che i reduci dei campi di concentramento avevano vissuto.
In particolare hanno parlato del Lager di Bolzano situato in via Resia, ma che per gli Ebrei era solo di passaggio per poi andare in quelli della Germania.
A me lo spettacolo è piaciuto perchè è un argomento particolarmente interessante ma sicuramente brutto in fase di avvenimenti o ricordi per quello che ho sentito ma soprattutto per i reduci di campi di concentramento. 
di Simone  

La giornata della memoria


La giornata della memoria si celebra il 27 gennaio perchè proprio quel giorno, nel 1945, le truppe sovietiche dell'Armata Rossa entrarono ad Auschwitz, uno dei tanti campi di concentramento e sterminio nazisti.

Con il termine Shoah in lingua ebraica ci si riferisce ad una sciagura improvvisa, inaspettata, una catastrofe; è un altro termine utilizzato per riferirsi all'Olocausto.
La Shoah è un genocidio che attraverso un piano, una serie di azioni, volle distruggere un intero gruppo etnico, nazionale, razziale o religioso.

In totale, durante la seconda Guerra Mondiale, furono costruiti circa 15.000 campi di concentramento e sterminio in Europa dalla Germania Nazista.
I più conosciuti sono Auschwitz – Birkenau (campo di concentramento e sterminio), Sobibòr (campo di sterminio), Buchenwald (che però era un campo di lavoro), Mauthausen – Gusen (campo di lavoro e sterminio) e Dachau.

In questi anni furono uccisi in questi campi più di 6 milioni di ebrei e 500 mila di Rom e Sinti.
Non erano solamente gli ebrei e zingari a essere stati sterminati, ma anche omosessuali, comunisti, Testimoni di Geova, storpi, persono con un handicap e oppositori al regime Nazista.
In totale furono uccisi più di 14 milioni persone durante il genocidio.

Il campo di concentramento nazista è una struttura carceraria all'aperto per la detenzione di una grande quantità di persone.
Quindi per eliminare tutte le persone considerati "indesiderabili" dai Nazisti, essi crearono dei campi di concentramento e di sterminio: nei campi di concentramento i prigionieri venivano classificati in base alla loro capacità di lavorare; chi era troppo debole veniva ucciso nelle camere a gas camuffate da docce, mentre i più forti erano sottoposti ad un lavoro schiavistico.
Anche questi ultimi, a causa delle terribili condizioni di vita e di lavoro a cui erano sottoposti, spesso non sopravvivevano.
I campi di sterminio erano invece pensati esclusivamente per l'uccisione delle persone.

Nei campi di concentramento i prigionieri persero la loro persona; non ci fu più solidarietà o fratellanza perchè ognuno pensava a se stesso.
I prigionieri non ebbero più un'identità, un nome. Infatti sul braccio venne loro tatuato una serie di numeri e fu essa la loro “identità”.
Nessuno conosceva più l'amore e spesso furono afflitti per il resto della loro vita, chi sopravvisse, dalle oribili scene vissute nei campi.
di Perla

23/01/14

Visita al Pascoli

Sabato 11.01.14 siamo andati a fare una visita al Pascoli. Appena arrivata ho dovuto aspettare il professore nell'atrio. Dopo ci hanno portati a visitare la scuola, poi ci hanno divisi in gruppi. Chi faceva l'Artistico e chi il Pedagogico; io ero nel settore artistico e mi hanno portata in alcune classi a seguire le lezioni. Siamo entrati in cinque classi, di cui quattro prime e una terza! Abbiamo assistito alla lezione sulla storia dell'arte, tecnica, disegno, modellamento dell'argilla e a vedere dei film fatti dai ragazzi del terzo anno.
È un liceo abbastanza complicato, quindi se vuoi raggiungere i tuoi obiettivi devi studiare e impegnarti.
di Giulia

22/01/14

Colpi di fortuna


Il film “ Colpi di fortuna ” racconta tre episodi.
Il primo parla di Mario e Piero, due impiegati di una compagnia di crociere sul porto di Napoli, che sognano di avere una nave tutta loro.
Piero è innamoratissimo di Barbara, la cassiera del bar sul piazzale del porto; non avendo il coraggio di dichiararsi, compra decine di pacchetti di sigarette al giorno anche se non fuma. Barbara viene spostata alla ricevitoria del lotto, cosi Piero decide di giocore al Lotto con i soldi che li aveva dato Mario con cui doveva comprarsi il pranzo.
La sera stessa l’innamorato viene a sapere che Barbara ha un altro. Il suo mondo va in pezzi. Il giorno dopo Mario scopre al telegiornale che con la combinazione giocata dal suo amico hanno vinto 64 milioni di euro.
Corre a casa di Piero e lo ritrova sotto al tavolo ubriaco.
Il biglietto vincente è nella giacca che Piero aveva indosso la sera precedente. Ma la giacca dov’e’?
I due la cercano per tutto il giorno... La troveranno?
Il secondo, parla di un imprenditore tessile di successo, ma terribilmente superstizioso e terrorizzato dalla sfortuna. Sta per concludere l’affare della vita: ottenere l’esclusiva di una pregiatissima lana prodotta da capre mongole.
Bernardo Fossa è uno dei rari traduttori italiani dal mongolo, ma soprattutto è uno dei più grandi porta sfortuna che la storia conosca! Il destino beffardo non aspetta altro che far incrociare le loro strade: lo scaramantico Brunelli ha bisogno di Bernardo lo iettatore...
Il terzo ed ultimo episodio parla di Felice, ex ballerino di prima fila di Raffaella Carrà, ora fa l’insegnante di danza... in una casa di riposo di lusso. Amato da tutti per il suo altruismo e la sua generosità, ha una famiglia numerosa con ben 4 figli di cui due adottivi. Il bilancio familiare è sempre un po’ in difficoltà...quando, del tutto inaspettato arriva un colpo di fortuna: Felice ha ricevuto un’eredità dal padre che non aveva mai conosciuto e che credeva morto da tempo. C’è però un piccolo imprevisto: il lascito in denaro è quasi inesistente ma in compenso "l’eredità" comprende anche Walter, un fratello a sorpresa pieno di manie, pazzie e fissazioni assurde. Se volete vedere il trailer cliccate qui
di Sofia

Visita al liceo




Sabato 11 gennaio io e alcuni alunni della nostra scuola siamo andati a visitare il liceo delle scienze umane “Giovanni Pascoli”.

Quando siamo entrati nell'atrio principale della scuola, abbiamo conosciuto il professor Gallo che ci ha gentilmente fatto fare il giro della scuola e spiegato in che cosa consistono tutti gli indirizzi della scuola (musicale, artistico, scienze umane, economico sociale)

Quando tutti abbiamo scelto il nostro indirizzo, ci siamo divisi in gruppi per andare ad assistere a qualche lezione. Alcuni hanno scelto l'artistico, altri l'economico sociale e il resto (compresa me) scienze umane.

Qualche minuto dopo siamo entrati in 1^M e abbiamo assistito a una lezione di latino, è stato abbastanza interessante anche se non capivo molto dato che non avevo mai fatto latino prima.

Dopo siamo andati in un'altra classe in cui abbiamo partecipato a una lezione di storia dell'arte nella quale il professore raccontava di un uomo che disegnava pesci prendendo spunto dalle persone che lo circondavano. Quando la lezione è terminata, verso le 10.50, eravamo tutti un po' spaesati perché era ora di pausa e non sapevamo cosa fare e dove andare.

Dopo la pausa abbiamo assistito a una lezione di psicologia dove abbiamo parlato dei sogni dei bambini e, siccome da grande mi piacerebbe lavorare come psicologa infantile, l'ho trovata veramente interessante.

L'ultima lezione a cui abbiamo assistito è stata quella di musica, abbiamo cantato tutti insieme al karaoke e, con le battutine del professore, ci siamo divertiti tantissimo.

Prima di tornare a casa abbiamo parlato con la preside della scuola che ci ha spiegato varie cose sul liceo e le opportunità che offre e, infine, ci siamo salutati e siamo tornati a casa.

Penso che questa sia stata un'esperienza molto belle e interessante, infatti la settimana dopo sono andata ad iscrivermi.
Di Margherita

Quello che non so di te (un racconto via mail)

- “Ehi, ho saputo ke ti sposi con Manuel ! Mi disp ke nn ci siamo potute vedere x un casino di tempo, ma ora mi tocca anke fare i turni di notte all'ospedale e nn ho un secondo libero. E tu? Cm va? (-:”
- “Ciao, io tt ok e sn agitatissima x il mio matrimonio: è sl tra qualche mese! Tu cm stai? Il lavoro ti dà molti problemi, a quanto vedo!
Ho saputo della morte di una tua paziente della quale eri diventata molto amica. Mi disp molto, però, cm sai io sn una detective e intervengo sl quando c'è un assassino.”
- “Grazie 1000. <3”
Tre giorni dopo... 
- “Ciao, cm va il matrimonio?Si sta avvicinando il fatidico giorno!Fortunata te: al mio ospedale stanno morendo molte persone (ne sn morte già 3). Sn morte x AIDS, una malattia terribile a cui nn abbiamo ancora trovato la cura. Nn riesco a dormire la notte al sl pensiero ke mia figlia si stia piano piano avvicinando alla morte, xkè, cm sai, è ammalata di AIDS.”
- “Mi disp molto, x tt questo, soprattutto x tua figlia.
L'altro giorno sn venuta al tuo ospedale e un medico mi ha detto ke i tuoi pazienti sn morti xkè qualcuno li usava cm cavie. Il xkè nn si sa ma stiamo cercando il colpevole...”
- “Cm può qualcuno essere così crudele da usare cm cavia delle persone innocenti. All'inizio nn te lo volevo dire, ma ora devo dirtelo: ieri a fare il turno serale eravamo io e Manuel, e lui era molto teso, il xkè nn lo so. Dp un po' mi si stavano x kiudere la palpebre, così sn andata al piano di stt x prendere un caffè alla macchinetta; ed è stata questione di qualke minuto... Ho sentito un urlo ke mi ha gelato le ossa. Sn subito salita di corsa e la paziente della stanza 13 era morta. E così sn morti anke altri pazienti e Manuel era presente lì tt le volte. Secondo me è stato lui xkè un chirurgo sa cm si fanno queste cose e nn ti 6 mai kiesta xké è sempre lui vicino al cadavere? Pensaci bn Clary, xké dalla tua scelta dipende la vita di molti pazienti.”
Una settimana dp...
- “Ciao Chloe, ho scoperto cose agghiaccianti in questi giorni... Ho creduto ke il mondo mi crollasse addosso, ke ogni singolo soffio di vento mi venisse contro x spazzarmi via...
So ke a volte si fanno scelte ke nn sn corrette nei confronti degli altri... So ke tt quello ke è successo nn è accaduto x errore. Ti kiederai di ke sto parlando ma in realtà tu lo sai meglio di me. So ke cosa hai fatto Chloe... Ho guardato le registrazioni delle telecamere interne x sapere cos'è successo veramente: ti ho vista Chloe... Nn 6 andata a prendere il caffè, 6 andata nella stanza 13 e nn 6 uscita fino a ke la paziente nn ha gridato. Nn so cosa tu abbia fatto in quella stanza, fatto sta ke la paziente è morta mentre tu eri lì. Quindi 6 stata tu a usare cm cavia quelle persone x trovare una cura x l'AIDS, così avresti salvato tua figlia. Credevo ke tu fossi la mia BF, invece mi hai mentito fin dall'inizio! )-:
Cmq spetterà al giudice la decisione finale.”




di Sara e Chiara

Torta caprese


La torta caprese è un dolce tipico napoletano, originario dell'isola di Capri, una deliziosa torta a base di cioccolato senza aggiunta di farina che si presenta croccante all'esterno e umido e morbido al suo interno.

La ricetta in breve:
Difficoltà: bassa
Cottura: 60 min
Preparazione: 20 min
Dosi per: 8 persone
Costo: medio

Ingredienti per l'impasto:
Mandorle( 300) gr
Burro( 250) gr
Cioccolato fondente( 250) gr
Zucchero( 200) gr
5 uova

Ingredienti per cospargere:
Zucchero a velo q. b.



PREPARAZIONE:
Se non avete in casa mandorle tostate già pelate, scottatele in acqua bollente per 1 minuto, quindi scolatele ed eliminate la buccia. Fate tostare leggermente le mandorle nel forno a circa 200°C, quindi lasciatele raffreddare.
Una volta fredde, spezzettatele non troppo finemente, spezzettate il cioccolato fondente e fatelo sciogliere a bagnomaria fino a quando risulterà liscio e senza grumi, quindi intiepidire mescolando di tanto in tanto.
Con l'aiuto di un robot da cucina( o con uno sbattitore elettrico ), sbattete assieme il burro( a temperatura ambiente ) con metà dello zucchero e i tuorli delle uova; aggiungete il cioccolato fondente intiepidito, amalgamatelo e quindi trasferite il composto in una ciotola capiente e unite le mandorle spezzettate. Montate gli a neve ferma aggiungente lo zucchero rimanente quindi unite delicatamente gli albumi montati al composto di cioccolato e mandorle aiutandovi con una spatola( o un mestolo di legno ), incorporando gli albumi dal basso verso l'alto.
Imburrate una tortiera larga( 24-26 cm) e bassa e foderatela con carta forno; versate al suo interno il
composto preparato e infornate la torta caprese in forno già caldo a 180°C per circa 1 ora.
Trascorso il tempo necessario, estraete la torta dal forno e lasciatela raffreddare completamente, quindi sfornatela delicatamente e ponetela su un piatto da portata; spolverizzate la torta caprese con dello zucchero a velo e quindi servite.
Per vedere il video completo della ricetta cliccate qui.

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