I
sogni sono delle immaginazioni irrealizzabili o comunque improbabili
che avvengono. A qualsiasi età si può sognare; la maggior parte
delle persone sogna quando dorme, ma ci sono anche i grandi sognatori
che passano i momenti più noiosi di una giornata a sognare.
Ma
insomma, cos’è un sogno? Di solito sogniamo di ciò che vorremmo
che accadesse, ma sappiamo che non succederà mai, oppure sogniamo di ciò
che ci fa paura e non vogliamo proprio che accada (gli incubi) oppure
sogniamo di cose di cui sappiamo che accadranno presto e per questo
ci eccitano.
Si
sa poco del fenomeno del sognare, ma dopo una recente ricerca
scientifica si è arrivati alla seguente conclusione: si dovrebbe
sognare perché la mente elabora informazioni sulla persona (per
esempio in base su quanto la persona è stressata, un fatto che deve
succedere o è già successo oppure in base alle relazioni sociali
con le altre persone), creando così degli eventi immaginari, che
abbiano comunque una correlazione con la realtà e spesso sono
ispirate ad eventi reali.
Ora,
perché è bello sognare, spesso essendone coscienti? Sognare “ad
occhi aperti” è spesso un modo per vivere meglio la realtà e
pensare di meno ai momenti che ci fanno soffrire e al dolore e le
delusioni che porta con sé la vita; serve quindi per rifugiarsi in un
mondo perfetto.
Ci
sono molti tipi di sogni: quelli da “filmini” (un giovane che
deve affrontare il suo primo colloquio di lavoro e s’immagina la
conversazione, oppure una ragazza che il giorno seguente uscirà con
un ragazzo e s’immagina la situazione) a delle vere e proprie
immaginazioni (una persona che immagina di vivere in un altro mondo,
che abbia un altro lavoro oppure una ragazza che sogna di un ragazzo
che non vede più e s’immagina di frequentare proprio quel
ragazzo).
Questo
è la mia teoria sui sogni.
Scritto
da: Pearl