09/04/14

La mia passione: il violino


Suono dalla seconda elementare il violino, uno degli quattro strumenti ad arco: quello più grave è il contrabbasso, poi il violoncello, la viola e infine appunto il violino.
Nella mia famiglia tutti suonano uno strumento - soprattutto il pianoforte -, e quindi sono cresciuta nella musica classica. Io però non volevo suonare il pianoforte perché da piccola una volta sentii un pezzo di violino e mi sono innamorata del suo suono. Credo che sia stato il Concerto del compositore russo Tchiakovsky, visto che ancora oggi è il mio brano di musica classica preferito.
Amo specialmente la musica tzigana, secondo il mio professore di violino, il violino è nato tra queste popolazioni: di notte, intorno a un falò. A me vengono in mente scene magiche, con musica velocemente ritmata e note difficili da raggiungere sui tasti del violino. Non so bene come l'ho conosciuto, questo genere. Forse sentendo spesso i violinisti di strada per Amsterdam, che spesso sono immigrati dall'Europa orientale.
Il mio insegnante di violino mi ha raccontato che in Ungheria ci sono persino i conservatori (grado più alto nello studio della musica in Europa) che sono divisi in due settori: quello per la musica classica e quello per la musica tzigana.
Ho sempre sognato di suonare un concerto di musica tzigana - dopo aver suonato Bach, Beethoven, Brahms, Lully, Paganini e così avanti -, e adesso sto suonando una ciarda che sarebbe una danza ungherese, proprio nello stile tzigana. Sono molto fiera di questo.
La differenza tra la musica classica e quella tzigana è quella del ritmo e delle note. Si sono svillupati in anni diversi e in luoghi differenti.
Secondo me, se volete suonare il violino avete bisogno di molta autostima e avere la capacità di non gettare la spugna velocemente. Secondo me i primi anni sono quelli più difficili. Spesso all'inizio esce un suono orrendo dal violino come un gatto che viene maltrattato e questo fa venire l'idea che “Non ce la farò mai”. Dopo alcuni anni, essendo maturata anche io, ho trovato spesso un rifiugio nel violino suonandolo. Quando sto male o sono triste, suonando riuscivo a chiarirmi le idee e stare meglio, quando ero felice trovavo un sacco di divertimento nel suonarlo.

Vi consiglio di ascoltare l'Humoresque dello cecoslovacco Dvorak, il concerto di Tchaikovsky e questo.

di Pearl

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